00 26/04/2024 16:43

Siete sempre stati molto scorretti nel vostro modo di fare comicità, ma oggi con il politicamente corretto che imperversa come fate?

Santin: «È una scelta ed è stata premiata perché in un’epoca in cui nessuno dice più nulla nel nostro programma puoi trovare di tutto, mantenendo sempre il buon gusto noi diciamo cose che in questo periodo non si possono dire».
Gherarducci: «Anche con il cattivo gusto che però deve avere un senso, prendi i ragazzi Cin Cin, loro sono di cattivo gusto, sono la presa in giro delle canzoni con il doppio senso, ma noi siamo andati oltre. Dire una parolaccia per il gusto di dirla non ha senso, ma fare una cosa che è volgare ma che ha un senso si, cosi come dire una cosa scorretta, noi ne diciamo ma ce ne sbattiamo delle conseguenze, se uno si offende sono affari suoi, che non ci guardi. Pensa che c’è gente che si è indignata perché Forest facendo la parodia di Carlo Conti si è dipinto la faccia di nero e lo hanno accusato di fare la black face, ma non era una black face prendeva solo in giro uno abbronzato. Se uno è scemo e non lo capisce è un problema suo, non deve essere un problema nostro».
Santin: «Noi non calcoliamo nulla, e tiriamo fuori sempre più personaggi scomodi».
Gherarducci: «E meno male, ma non per il gusto di tirare fuori personaggi scomodi ma per fare quello che ci fa ridere».

Articolo completo (IlRiformista.it)