Durante il week-end ecco alcune scelte
Georgia: Eldrine - One more day
La Slovacchia intranto ha scelto il duo femminile delle TWiiNS con I'm still alive..ancora no video...
Per quando riguarda l'Italia..eccoun articolo e vi sottolineoin gerassetto cio che puo interessare (fonte:euromusica.wordpress):
Sanremo 2011- Retropalco. La Rai torna all’Eurofestival…ma a modo suo
Per un paio di mesi avevamo sperato che l’incubo fosse finito: la Rai che riporta l’Italia in Europa e torna a partecipare ed a trasmettere l’Eurofestival come tutti gli altri paesi. Invece no. L’annuncio dettagliato sulla partecipazione italiana, che è stato dato in diretta a Sanremo prima del question time di martedì (qui il post di Eurofestival News) ha confermato ancora una volta quello che ormai si sa da anni: alla Rai non vogliono l’Eurofestival, hanno paura di non fare ascolti. In realtà c’è anche dell’altro dietro, se ci seguite con attenzione vi spieghiamo perchè.
LO STRANO FORMAT - Partiamo dall’annuncio di Marco Simeon, il responsabile delle relazioni esterne della Rai. Leggetelo bene: “Sono rimasto molto colpito, nel corso di una mia visita a Ginevra, dal vedere cosa è diventato l’Eurovision Song Contest, in termini di tecnologia e numeri. L’ho proposto alla direzione RAI, che ha apprezzato e abbiamo deciso di sposarlo con Sanremo. Negli ultimi anni, l’Eurovision Song Contest aveva perso di interesse, e per questo non l’abbiamo più seguito, mentre adesso è diventato anche una gara tra televisioni, ed è per questo che ci andiamo come RAI. Abbiamo posto come condizione di poter realizzare un nostro format, in cui prenderemo il segnale da Dusseldorf e lo adatteremo al nostro contesto, organizzando una sorta di “curva sud” al Casinò di Sanremo”.
Cosa significa questo? Che sulla Rai non vedrete MAI l’ Eurofestival come lo vedono in tutta Europa. La Rai ha ottenuto una deroga per organizzare un show parallelo, con tanto di chiacchiericcio inutile DURANTE la finale dell’Eurofestival. Un talk show con ospiti. Cosa succederà non è chiaro, ma l’ipotesi più probabile è che la Rai organizzi un programma all’interno del quale inserire l’Eurofestival e poi rimpiazzare il momento delle votazioni con un talk show, perchè in quel momento si teme un calo di ascolti (è il momento più bello del Festival, invece). Una richiesta più volte formulata al vecchio supervisore della rassegna, Stockselius e più volte bocciata ed accolta ora che sono cambiati i vertici.
Difficile credere che parlino durante le canzoni o che ce ne facciano sentire solo alcune, ma non è detto, è possibile anche questo (sono voci che circolano, niente di ufficiale). Perchè già quello di poter fare un talk durante le votazioni è una deroga al regolamento che impone la trasmissione in chiaro, per intero e senza tagli di tutte le canzoni, di tutte le votazioni e di tutti i “recap” finali. Un esperimento che pare in passato abbia tentato l’Olanda. Sicuramente, un insulto agli appassionati di musica. E in fondo, anche una pretesa capricciosa che la Ebu ha assecondato solo per i soldi (l’Italia è il terzo paese contribuente).
PRESUNZIONI ITALICHE – Pensateci un attimo. E’come se una squadra di calcio si iscrivesse al campionato ma pretendesse, solo perchè è una delle più ricche, di fare le regole, vararsi un calendario su misura e magari giocare tutte le gare in casa. Il direttore di Rai Due, Liofredi aveva parlato di valorizzazione dell’evento e invece scopriamo adesso che la semifinale 2 (la prima non è nemmeno presa in considerazione) andrà su Rai 5, il cui picco di ascolto nel prime time è di 40mila spettatori.
E per il commento fuori campo, che verrà fatto in studio da Sanremo (da dove verrà effettuato anche il collegamento per le votazioni italiane: alla città dei Fiori sono stati tolti due programmi e la Rai ha pensato di “tamponare” così la cosa) sono stati scelti per la semifinale Mario Luzzatto Fegiz, prima firma del Corriere della Sera, che in passato non ebbe parole tenere per la rassegna e per la finale su Rai 2 “un gruppo radiofonico molto divertente“, quasi certamente il riferimento è alla Gialappa’s Band, anch’essa non proprio tenera col Festival e capace con i suoi commenti di evidenziare non le canzoni ma solo il lato trash. E poi quasi certamente ci sarà un terzo conduttore per il talk.
SPOT MANCATI – Sempre durante la conferenza stampa era stato detto che gli spot dell’Eurofestival sarebbero stati passati durante Sanremo. Nella prima sera non li abbiamo visti, a parte la pubblicità di quella famosa marca di autovetture che ha ingaggiato come testimonial Lena, la vincitrice dell’anno scorso. Abbiamo ancora quattro serate, attendiamo fiduciosi.
LA SPESA E L’IMPRESA – E’la solita questione di soldi, ma è esattamente l’opposto di quello che si dice in giro. Partecipare e mettere semplicemente in onda l’Eurofestival, nel format che usano tutti i paesi d’Europa, senza modifiche, ha una spesa contenuta. Comunque non superiore a quella di tanti altri programmi della nostra tv italiana. Ma l’Eurofestival è una coproduzione internazionale, dove l’Italia è solo uno dei tanti paesi coinvolti. Il nocciolo della questione, in fondo, se ci pensate bene, sta tutto qui. Per fortuna che in alternativa c’è sempre il satellite….
Ecco la scelta della Bosnia:
Dino Merlin - Lovein Rewind
[Modificato da Waste_Management 22/02/2011 12:38]