sunisinus, 21/04/2011 16.32:
Comunque questa mi sembra un po' una forzatura... qualsiasi opera letteraria o artistica esprime la ed è influenzata dalla* situazione culturale di quel popolo lì, eppure un romanzo o un saggio rimangono sempre un romanzo o un saggio con accanto l'aggettivo che ne identifica la nazionalità, il sottogenere, ecc...
Questa distinzione tra fumetti, comics e manga mi sembra più una convenzione fatta per dire "Noi che sappiamo di dover usare quei termini lì facciamo parte del club elitario degli otaku"
* ok, leggo troppo DFW, ultimamente
Hai ragione anche tu, ma persino gli autori più eccentrici non si discostano del tutto dai modelli della loro area culturale, perché si potrebbe anche di "regioni" del fumetto... ma qui i discorsi si fanno più infidi.
In passato le distinzioni servivano a noi fumettari per impostare il nostro lavoro, un po' come gli architetti danno istruzioni ai geometri. Poi certi termini tecnici sono diventati di pubblico dominio ed i lettori di fumetti si sono fatti più pignoli, ma è successa la stessa cosa anche col cinema, la musica, la televisione...
Madrinaaaa, 21/04/2011 09.15:
Ah ma quindi sei dell'ambiente anche tu? Cioè, fai fumetti/disegni? Così, per farmi i cavoli tuoi
Ma certo, sono autore di testi per il fumetto che poi vengono illustrati da alcuni disegnatori. Ricordate il mio primo fumetto con la Gialappa's Band