00 30/01/2011 23:20
Aspettando Castaldo
da Rainews


Il teatro Ariston a Sanremo
Roma, 28-01-2011
Sale il livello medio delle canzoni degli artisti (una volta si chiamavano Big) in gara a Sanremo. E c'è pure qualche piacevole sorpresa, a cominciare dai La Crus e Albano. Con una lunga carriera alle spalle nell'ambito indipendente, i La Crus con 'Io confesso' propongono una bella canzone italiana anni '60 con la voce di Mauro Giovanardi che si muove sulle ottave basse tra Bowie e i Japan e un bel 'Wall of Sound' orchestrale che si conclude con un omaggio a Morricone, con tanto di voce di soprano.
'Amanda è libera' è invece un pezzo che spiazzerà chi da Albano si aspetta una romanza pop: un testo durissimo sulla storia di una ragazza immigrata che finisce sulla strada e un sound etno pieno di echi e ritmi orientelaggianti, passaggi armonici tutt'altro che scontati e un'interpretazione vocale misurata e intensa.

Emma e i Modà, entrambi prodotti dalla factory di 'Amici', ovviamente sono i favoriti alla vittoria finale, visto come sono andate le cose nelle ultime due edizioni. 'Arriverà' è un abile mix delle caratteristiche dei due poli di questo duetto: i Modà suonano quasi come una cover band dei Negramaro, Emma come una fan di Gianna Nannini. Nathalie, la vincitrice di 'X Factor' aspira di default a un premio vista la tradizione del televoto: 'Vivo sospesa' però è un brano tutt'altro che memorabile. Giusy Ferreri, che dopo 'X Factor', non è riuscita a fare tesoro del successo di 'Non ti scordare mai di me': 'Il mare immenso' è un pezzo che ha un bel ritornello e un appeal radiofonico ma è difficile da cantare, soprattutto sul palco dell'Ariston e con l'orchestra.

Le due presenze più prestigiose del cast, Roberto Vecchioni e Franco Battiato, affrontano la gara con due atteggiamenti diversi: Vecchioni si è impegnato a fondo e ha scritto uno dei pezzi più riusciti del suo repertorio recente: 'Chiamami ancora amore' che è anche il testo migliore del festival . Battiato mantiene il suo proverbiale, olimpico distacco. In realtà fa l'ospite di Luca Madonia, catanese come lui, ex co-leader, insieme a Mario Venuti dei Denovo. 'L'alieno' è pop elegante: il maestro Battiato canta l'ultima strofa.
Tra gli altri due esponenti della categoria cantautori c'è la curiosità di Davide Van De Sfroos, il cantore del laghè, il dialetto della zona del lago di Como. 'Yanez' è un testo ironico (di non facile decifrazione) su un sound tipo Manu Chao in piccolo, mentre Luca Barbarossa, insieme a Raquel Del Rosario (moglie di Fernando Alonso) canta 'Fino in fondo', un brano di eleganza discreta che solo nel finale cede alla convenzione sanremese del 'duetto appassionato'.

Max Pezzali dal canto suo ha costruito una carriera raccontando i cambiamenti di vita legati all'età. Ora ha superato i 40 e ce lo racconta con il rockettino innocuo de 'Il mio secondo tempo'. In questo ambito rientra anche l'accoppiata più insolita del festival, Fausto Mesolella, chitarrista storico degli Avion Travel, e Tricarico. 'Tre colori' è una filastrocca scritta da Mesolella perfetta per lo stile stralunato di Tricarico.

Poi ci sono le first lady, Patty Pravo e Anna Oxa e Anna Tatangelo, presenza quasi inevitabile a Sanremo. Patty Pravo ha un pezzo perfetto per lei, 'Il vento e le rose', con un testo malizioso e una tonalità comoda per la sua voce ancora piena di fascino. Anna Oxa, la più titolata dei cantanti in gara (ha vinto tre volte), canta 'La mia anima d'uomo' con un meccanismo alla dottor Stranamore: il brano è interpretato con eleganza, poi sul finale, irrefrenabili, arrivano gli acuti. Dopo averci rassicurato che nell'amore gay "il brivido è lo stesso o forse un po' di più", questa volta veste i panni della dark lady e, rivolta a un uomo, canta 'Bastardo': si sa che anche l'amore etero non sempre è tutto rose e fiori


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"Marco, puoi dire a Giorgio che è il mio filosofo di riferimento?"
"sei messo male, Petro"