[3D UNICO] Mai deejay gol, tutti i giorni dalle 13 alle 14

Lo scrivo qui: un Mondiale fantastico. Grazie a RTL e a Deejay.
Spero molto che il rapporto con queste radio possa durare, non dimenticando che c'è un Grazie per da far rinascere (spero). Comunque tornando alla Gialappa's. Bellissima l'idea di My Deejay Gol, bellissime le radiocronache, partite un po' in sordina, ma esplose con degli ospiti fantastici.
Già mi mancano. Inizierò il riascolto dall'iPod.
E per non dimenticare: fanculo a Radio2. Avranno fatto 4 ascoltatori. Ahahah.

...e che nessuno si azzardi a non utilizzarla come suoneria!



www.megaupload.com/?d=DX82ORFM

Testo nascosto - clicca qui

Noto con piacere che non c'è traccia del letame della musica italiana (...d'alessio)

Marulanda, 11/07/2010 15.48:

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Eccomi, sono l'ascoltatore e il tizio...

Giuro che volevo dire "prugna" ma non me ne hanno lasciato il tempo

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ma posso affermare con orgoglio (e con tono alla Alex Drastico) che tu amico mio sei!!!!????

amshaegar, 13/07/2010 22.17:

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ma posso affermare con orgoglio (e con tono alla Alex Drastico) che tu amico mio sei!!!!????

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Nonostante la mancata prugna?? Quale onore! Già, quale onore?

Minghia gzhazie ams!

Ecco il pezzo di "deejay chiama italia" di lunedì 12 luglio 2010 in cui Linus ringrazia la gialappa's band per "mai deejay gol"!!!

Grazie mille vivamaidire! Onore a Linus

lor3nzooo, 15/07/2010 20.31:

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Grazie mille vivamaidire! Onore a Linus

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pregooo!!!

Articolo di "LaRepubblica" del 22/07/2010 - Sport

Lo posto perchè quando l'ho letto mi sono emozionato - leggete bene

Il pazzo remake di Zemanlandia - ''Ci divertiremo, mica sono Mou''
Foggia in festa per il ritorno del tecnico boemo e di Casillo - ''Vogliamo riportare la squadra in serie A''
FOGGIA - In un cinema, anzi un vecchio teatro. Non poteva essere diverso. Perché la storia che è cominciata ieri a Foggia, e qui sperano duri ancora per mesi o magari anni, ha due soli finali possibili: un nuovo piccolo, divertentissimo capolavoro. O un triste, patetico, remake. Ventuno anni dopo il Foggia è tornato a essere il Foggia. Nel senso che è ritornato il presidente (ora si fa chiamare patron) Pasquale Casillo. È ritornato il ds Peppino Pavone. Ma soprattutto è tornato Zdenek Zeman, il boemo fumante, la parte del pallone col sorriso. L'annuncio del nuovo assetto societario che guiderà la squadra in Prima divisione (Casillo la chiama ancora C1) era noto dai giorni scorsi. La firma è di lunedì. Ma ieri c'è stata la festa: 4mila tifosi che saltano su un minuscolo soppalco del teatro, senza aria condizionata, a rischio tragedia. Altrettanti fuori, con la filo diffusione.
Tutti, nonostante i 40 gradi, portano al collo vecchie sciarpe di lana. Le bandiere rosse e nere ai balconi in centro e in periferia, i negozi accanto al teatro con le serrande abbassate per gioia e rispetto, i cronisti delle tv locali con la foga di una finale mondiale. Un bambino di dieci anni porta lunga al ginocchio la maglia non di Maicon ma di Codispoti, l'unico terzino al mondo in grado di "auto lanciarsi", diceva Zeman, cioè di fare un lancio a se stesso (e la palla la prendeva sempre prima lui dell'avversario); mentre il papà che lo tiene per mano quasi piange a vedere in prima
fila Franco Mancini, che prima era come Renè Higuita, il portiere giocoliere, e ora i portieri dovrà allenarli.
"Riporteremo la squadra dove l'abbiamo lasciata" dice Casillo. Cioè in serie A. Non ci saranno Signori, Baiano, Rambaudi o Shalimov ma sconosciuti ragazzini presi dalle primavere di tutta Italia. "Grazie", sorride Zeman e poi poco di più. Non vuole parlare troppo di Moggi ("Io ci sono ancora, lui no, almeno così sembra, ma questo oggi non conta"), sorride quando gli srotolano davanti uno striscione o quando lo chiamano il Profeta, con la P maiuscola. "Spero di farvi divertire ancora perché io non sono Mourinho. In questi anni il calcio non è cambiato molto. È sempre calcio". Casillo non riesce a leggere una lettera che ha scritto. È commosso. Lo fa per lui lo speaker. "Nel 1994 abbiamo lasciato anche per colpa dei miei problemi giudiziari (Casillo fu arrestato, ndr). Dopo tanti anni sono stato assolto, ho ripreso l'onore, ora spero di restituirvi una gioia". Il pubblico osanna, in tanti si buttano al collo del mister. Compagni di tresette, vecchi vicini di casa, giornalai e tabaccai ("Veniva sempre da me, quando è andato via da Foggia ho perso un ottimo cliente"), tutti sono in festa, "rispetto all'epoca i capelli non li recupero ma vorrei godere ancora un po'" racconta un medico, ortopedico, sincero. "È come se Maradona tornasse a Napoli. Non un sogno, un miracolo", dice Enzo che per l'occasione tornerà a vestirsi allo stadio da diavolo. Vent'anni: ma non è pericoloso Zeman riscrivere i finali delle favole? "Io sono un allenatore di calcio. Non uno scrittore". Casillo piange. Zeman sillaba. In controluce, nel taschino della camicia, un pacchetto di sigarette. Tutto uguale. Come allora.

Ahahhaa ... bellissimo